martedì 1 settembre 2009

IV Simposio - 6 agosto 2009

“Dobbiamo accettare la delusione che è limitata, ma non dobbiamo mai perdere l’infinita speranza” (Martin Luter King)

La speranza è un termine di cui si sente spesso parlare e viene incastonato in tante frasi, aforismi o detti che si rischia di banalizzare e rendere ovvio un concetto che è più di desiderio, aspettativa. A volte viene considerato un miraggio o un qualcosa a cui aggrapparsi disperatamente come fosse l'ultimo stadio di un percorso senza via di uscite, paradossale, vero? Sono stati mesi difficili, questi dopo il terremoto che ha colpito certo gli aquilani ma anche noi abruzzesi e addirittura il mondo intero. Come si fa a credere che tutto possa sistemarsi quando hai perso la casa, e nel peggiore delle ipotesi una persona cara? Tutti possono sperare, ma ciò che la qualifica è il contenuto che le si attribuisce. In cosa sperare quando si è perso tutto, che senso dare? Certo noi cristiani abbiamo una marcia in più perché la speranza cristiana non sorge nel momento del bisogno, della sofferenza o dello sconforto determinato da diverse motivazioni; se così fosse in nulla si distinguerebbe dal generico sentimento o dal desiderio di aggrapparsi a qualcosa come soluzione estrema al male. La speranza cristiana, al contrario, ha come compagne di viaggio che non l'abbandonano mai la fede e la carità. Essa sorge dalla fede e si nutre dell'amore. Senza questa circolarità non sarebbe possibile comprendere la specificità del sperare credente che vive di certezza e non di delusione.

Il Simposio vuol essere proprio una sosta, un momento di riflessione e di condivisione, un modo per dare un senso nuovo, più forte, più stabile e più maturo della speranza. Ecco perché alle mani di scultori professionisti è affidato questo compito arduo, ma possibile e fattibile. Questa'anno il tema è una frase di Martin Luter King: “Dobbiamo accettare la delusione che è limitata, ma non dobbiamo mai perdere l'infinita speranza”

Gli scultori ospitati dal sagrato in questa edizione sono stati:

Antonio Fidani,

Emidio Sturba,

Francesca Blasi, di Porto San Giorgio (AP);

Giovanni Colonnella,

Nicola Monticelli, di Giulianova.

I vincitori sono stati: Emidio Sturba per la giuria popolare mentre Antonio Fidani per gli stessi scultori.